Luis Sepulveda ci ha lasciato
Luis Sepulveda è morto il 16 aprile nell’ospedale di Oviedo dove si trovava ricoverato in seguito al contagio da Coronavirus.
Nato in Cile il 4 ottobre 1949, Sepulveda si è formato vivendo fin da piccolo i fremiti e gli ideali del credo anarchico e leggendo con passione i capolavori di Cervantes, Salgari, Conrad, Melville.
Luis Sepulveda, come amava ricordare lui stesso, si sentiva innanzitutto e soprattutto cittadino, poi uno scrittore. Era una penna al servizio della morale e dei diritti civili; non per caso, durante la dittatura di Pinochet, fu arrestato due volte e condannato all’esilio.
Lottò comunque sempre contro il neoliberismo e in favore dell’ambiente fino a quel fatidico 16 aprile, il giorno in cui il mondo della letteratura ha perso un gigante.
Tra i suoi libri più
famosi ricordiamo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, che lo avrebbe
portato alla ribalta nel mondo della letteratura, ma soprattutto Storia di
una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare, diventato un cartone
animato che ha segnato una generazione. L’ultimo libro pubblicato prima del
decesso è Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.
In mezzo, tanti anni di battaglie politiche e di capolavori letterari.