Parola del premio Nobel Luc Montagnier
Il premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier, ha dichiarato in un’intervista alla televisione francese che l’epidemia si concluderà “entro breve”. Secondo il virologo, vi è stata una “manipolazione” del “virus classico, che veniva dal pipistrello, in cui sono state inserite sequenze dell’Hiv. Il virus è stato sintetizzato in laboratorio!”
Considerando l’autorevolezza e la credibilità dello scienziato, le cui competenze e la cui integrità sono fuori discussione, queste affermazioni irrompono come una bomba nel nostro attuale vivere quotidiano, fatto ormai di distanza sociale, mascherine e devastazioni economiche e produttive.
Per il premio Nobel “non si tratta di un processo naturale. Il virus è stato creato in laboratorio”, anche se, ammette“non si sa perché sia stato fatto”.
Montagnier ha ipotizzato che i creatori del virus Sars-Cov-2 stessero tentando di realizzare “un vaccino contro l’Aids”.
Nell’intervista Montagnier ha inoltre affermato senza mezzi termini che “la versione ufficiale della Cina secondo cui il virus viene dal mercato del pesce di Wuhan, non è vera”. Secondo lo scienziato, vi sono state “pressioni da parte di chi ha interesse a nascondere la verità” in merito alla provenienza del virus. Inoltre, “gli Stati Uniti erano al corrente” degli studi che venivano eseguiti in Cina, perché “hanno finanziato parte delle ricerche nel laboratorio di Wuhan e questo è pubblicato”. vedi anche “coronavirus è stato il pipistrello“.
“E’ un affare non soltanto cinese“, ha sottolineato Montagnier, secondo il quale il virus responsabile dell’epidemia di Covid-19 perderà a breve il proprio potere patogeno e, di conseguenza, scompariranno le gravi conseguenze della malattia.
“E’ possibile che questo accada perché il virus si distruggerà da solo,” ha affermato. “La natura non accetta qualsiasi cosa e le costruzioni artificiali hanno poche possibilità di sopravvivere.”
Secondo Montagnier, “la (forte) contagiosità è legata alla sua creazione artificiale”.
Una soluzione per modificare la sequenza di Rna del virus potrebbe venire dalle onde elettromagnetiche che possono distruggere selettivamente una parte del codice genetico. Secondo una ricerca internazionale, coordinata da scienziati italiani e pubblicata nei giorni scorsi dalla rivista “Allergy”, esaminando la diffusione della malattia nei primi 17 giorni successivi alle misure di contenimento, è possibile determinare l’andamento successivo della malattia, grazie ad un modello matematico che è stato confermato dai fatti.
Da questo studio risulterebbe evidente che la diffusione dell’epidemia dipenda esclusivamente dai focolai insorti nei primi giorni, e non è condizionato, successivamente, dal grado di severità delle misure di contenimento adottate. Qualsiasi misura restrittiva applicata dopo i primi 17 giorni – come ad esempio la chiusura delle industrie o le restrizioni agli spostamenti dei cittadini – inciderebbe poco o nulla sull’andamento dei contagi e sul numero finale delle vittime.
(NdR) Per correttezza e completezza di informazione, ricordiamo che uno studio di febbraio riportato su Emerging Microbes & Infections negava in realtà il legame tra SARS-CoV2 e HIV, e Nature Medicine ne ha confermato l’origine naturale. Critiche alla tesi di Montagnier vengono anche da molti scienziati italiani, tra cui Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive presso l’ISS, secondo cui dietro le parole di Montagnier non ci sarebbero evidenze scientifiche.