“Un’Italia più inclusiva”
Giunto a sera del nono giorno di lavoro, si riposò.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che servirà altro tempo. Infatti, il Governo, si prende un’altra settimana per riflettere e capire quanto è stato detto nel corso degli Stati Generali, per poi iniziare ad elaborare “un nuovo piano di rilancio strategico”.
Nella conferenza stampa finale, il Presidente Conte ha elencato quanto emerso dai 9 giorni di lavoro a Villa Pamphili, cioè tutto quello di cui ha bisogno l’Italia e gli italiani:
alta velocità,
fibra ottica,
transizione energetica,
economia green,
economia circolare,
parchi eolici,
energia idrica,
pagamenti elettronici,
taglio del cuneo fiscale,
incentivi alle imprese,
rimodulazione dell’Iva.
Conte, ha poi aggiunto: “Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme. Ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventarlo: l’esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme”.
Del resto, i più grandi inventori sono stati gli italiani!!!
Quindi, in sintesi estrema, quello che esce da questi Stati Generali è quanto viene scritto in ogni programma elettorale di tutti i partiti negli ultimi 20 anni…
E per arrivare a questo avevamo bisogno degli Stati Generali?
Altro slogan: “Favorire la crescita professionale delle donne”.
Ricordo che all’inizio del nuovo millennio furono stanziati Fondi Regionali del Fondo Europeo per incentivare le attività individuali o societarie composte solo da donne o con prevalenza di donne.
Servivano dunque gli Stati Generali?
Come viene sottolineato inoltre dal Presidente Conte, nonostante gli interventi economici, i primi dati post-lockdown dimostrano che non c’è ancora stata una ripartenza dei consumi, con il rischio che il Paese non riesca ad avviare la ripresa economica a cui si punta.
E non lo sapevamo anche senza gli Stati Generali?
Il vero obbiettivo di questa enorme e costosa passerella è il “Recovery Fund”chesarà destinato a investimenti e riforme dal 2021.
Dice ancora il Premier, “cercheremo comunque di avere un finanziamento ponte o ‘bridge’, come dicono le anime colte. Stiamo già lavorando in tal senso e quando diciamo che presenteremo il Recovery Plan a settembre, va da sé che già ora dobbiamo incominciare a lavorarci.”
Ma come, gli Stati Generali sono finiti poco dopo metà giugno e pensiamo di vederne qualche risultato a settembre?
Il Premier insiste poi sulla necessità di puntare alla limitazione del contante: “Dobbiamo favorire i pagamenti digitali. Le componenti sane e migliori del Paese ci chiedono di contrastare l’economia sommersa”.
Come dire che chi usa il contante non fa parte delle componenti migliori e sane del Paese!?
Sull’abbassamento dell’Iva si è subito fatto marcia indietro, per due motivi. In primo luogo, abbassando solo l’IVA di uno o due punti non serve a niente. In secondo luogo è un provvedimento che non si può sostenere economicamente: costerebbe circa 10 miliardi!
A questo punto mi viene da pensare che tutto questo elencare di cose che si dovrebbero fare e che sentiamo ormai da mesi, non sia altro che la scusa-giustificazione per accettare il MES e creare la morte definitiva della Nostra Italia!
Ormai scriviamo sempre le stesse cose per ribadire che “è davvero tanto difficile fare le cose semplici?”
Dopo gli Stati Generali l’economia reale, “quella del piatto a tavola”, secondo voi si riprenderà e avremo il finalmente ‘vento in poppa’?
Antonio Gervasio