Bisestile e un po’ maligno, questo 2020 è iniziato con una frenata dell’economia planetaria da far tremare i polsi. Costretti in casa per pandemia ‘molesta’, abbiamo assistito impotenti alle morti per coronavirus e al blocco di gran parte delle attività produttive e di tutte quelle riguardanti il sociale, doppiamente penalizzate per la necessità, anche dopo la ‘riapertura’, di tenere ‘le distanze’.
Da qui, la profonda crisi del mondo della ristorazione alle prese prima con la ‘clausura’ e ora con il distanziamento dei tavoli e la conseguente riduzione dei coperti. Se a tutto questo aggiungiamo poi la paura di molti a uscire di casa e la reticenza a spendere per tutto ciò che non è essenziale, ecco che il quadro si presenta in tutta la sua drammatica e deprimente realtà.
Ma la voglia di tornare alle ‘vecchie’ abitudini, soprattutto a quelle piacevoli, è tanta e si avverte in tutti il desiderio di “ripartire” e di lasciarsi alle spalle lockdown e mascherine.
Ecco, allora, il senso dell’iniziativa dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo che, lasciate alle spalle disperazione e delusioni, ha riacceso tutte le proprie 100 insegne lanciandosi con impegno e determinazione nell’operazione RIPARTENZA 2020, scritta che caratterizza l’edizione speciale dei piatti di ciascun ristorante che fa parte dell’associazione.
Senza esitazioni, proprietari, chef e tutti gli operatori al completo hanno dunque ripreso possesso della propria vita e della propria voglia di fare ricominciando proprio da dove avevano interrotto il loro percorso professionale che si identifica, in realtà, con una missione, quella di regalare emozioni. Così, dal Nord al Sud della penisola, come all’estero (dove i ristoranti associati sono una decina), i ristoratori dell’Unione tornano ad accogliere gli ospiti con la loro proverbiale affabilità e con i sapori unici delle loro cucine, che rappresentano al meglio lo straordinario mosaico della tradizione gastronomica regionale italiana.
Dopo un periodo come quello appena trascorso, che speriamo sia definitivamente alle nostre spalle, era davvero necessario dare un segnale forte e concreto.
Ecco allora che il famoso Piatto del Buon Ricordo, simbolo di ciascun locale, decorato a mano da 56 anni dai maestri delle Ceramiche Solimene di Vietri sul Mare, si arricchisce da oggi, fino al 31 dicembre 2020, per ogni singolo ristorante, di una scritta semplice ma densa di significato: LA RIPARTENZA 2020.
“Il Buon Ricordo ha scelto di ripartire da ogni singolo ristorante, dalla specialità che è simbolo di ogni locale e nello stesso tempo è testimone della più vera cucina della tradizione” spiega il Segretario generale operativo dell’associazione Luciano Spigaroli. “Ai nostri clienti, cari amici che ci sono stati vicini nei terribili mesi di chiusura e che sono tornati a trovarci appena riaperti, vogliamo regalare qualcosa di semplice: un coccio, ma un coccio che per noi vuol dire tantissimo!”
Dietro quella semplice frase “LA RIPARTENZA 2020” c’è l’entusiasmo e la determinazione di 100 ristoratori che non si sono arresi, anzi, sono tornati in trincea armati, non di elmetto, ma di sorrisi e delle cose semplici e buone che sono lo specchio della loro terra.
Questo è il Buon Ricordo: un gruppo di professionisti e di amici capaci di fare squadra e di procedere – insieme ed uniti – andando spesso oltre le proprie possibilità, come hanno sempre dimostrato nella loro più che cinquantennale storia, confermata, se mai ce ne fosse bisogno, anche nel corso della terribile emergenza generata dal Covid 19, che ha rinsaldato ancor più i legami e la collaborazione fra associati.
“Il nostro sogno è quello di poter riguardare questi piatti della RIPARTENZA tra 10 anni e sorridere compiaciuti. Vorrebbe dire che abbiamo vinto la nostra battaglia – conclude Spigaroli. – Oggi siamo appena all’inizio, ma noi non cederemo di un metro: Regalare Emozioni è la nostra missione!”
Roberto Timelli