Dopo più di un anno di Governo nel quale ha brillato per la sua assenza, Zingaretti non può resistere alla tentazione di affermare la sua impalpabile leadership ricordando al mondo gli straordinari meriti del Governo che fu e la vittoria conseguita partecipando, obtorto collo, ad un Governo del Presidente in qualità di aderente non meglio qualificato.
Governo al quale, sempre in nome della pace sociale e dell’interesse nazionale, partecipa attivamente anche Salvini, che non perde tempo nell’indicare, con un qualche moto di ribrezzo, i “ministri” (quelli giallo-rossi, ovviamente) che proprio non gli piacciono, sottolineando inoltre come l’Euro e l’Europa, da cui dipende la nostra sopravvivenza, non siano poi così ‘intoccabili’…
Povera Italia, c’è qualcuno che abbia voglia di svelare ai politici nostrani che oggi, almeno oggi, non siamo in campagna elettorale?
Roberto Timelli
