Possiamo ‘riabilitarci’, e come, da restrizioni creditizie più o meno ingiuste?
Facciamo il punto della situazione, davvero delicata oltre che fondamentale in questo tormentato periodo!
“Riabilitazione!” Termine liberatorio che evoca sempre e in ogni caso due significativi momenti: quello iniziale del ‘peccato’ e quello del “riscatto”, dell’affrancamento dalla “colpa”.
Anche il mondo finanziario e creditizio non è esente da questi processi, anzi, di pari passo con la crescita delle attività produttive, dei servizi e dei commerci, cresce anche la necessità di fronteggiare efficacemente questa paralizzante tipologia di eventi.
Stiamo, insomma, parlando del debito non onorato, frutto della difficoltà che colpisce e ferisce, in alcuni casi anche fisicamente, e del ritorno alla “luce”, alla fiducia che riaffiora e che sia pure dopo dolorosi percorsi e faticose esperienze, restituisce ‘dignità’, ‘coraggio’ e pieno possesso del proprio essere e del proprio agire.
Per chiarire meglio implicazioni e possibili soluzioni per risolvere questo importante problema che grava sulla testa di privati e, soprattutto, di aziende, abbiamo interpellato un esperto operatore del settore, il dottor Rino Nimis, Amministratore Delegato di CRC Milano, società leader di mercato nell’ambito della Riabilitazione Creditizia ex Lege. Riabilitazione che costituisce la ‘mission’ dichiarata di questa giovane azienda che si propone di offrire, con efficienza e tempestività, la giusta assistenza a tutti coloro che, per situazioni pregresse, si trovino in condizione di non poter accedere al credito di terzi. L’obbiettivo è naturalmente quello di riabilitarli garantendo loro, ove ne ricorrano gli estremi, la possibilità di una nuova chance per rimettersi in gioco.
Ma lasciamo la parola al nostro qualificato interlocutore.
Dottor Nimis, da chi è costituita la sua società e quali sono i presupposti operativi?
CRC conta al suo interno varie tipologie di professionisti: avvocati, esperti in economia aziendale e del settore finanziario e si avvale della collaborazione di professionisti che, per lo più, hanno maturato significative esperienze presso i principali Uffici Giudiziari sul territorio nazionale e sono, perciò, profondi conoscitori della procedura civile e delle normative vigenti in materia creditizia.
Abbiamo sempre creduto nella necessità, considerando la delicatezza dei problemi da affrontare in questo settore, di mettere a punto una squadra di assoluta eccellenza al punto che molti dei professionisti che in precedenza si occupavano, seppur occasionalmente, di questa materia, oggi trovano più agevole rimettere a CRC le pratiche di riabilitazione che vengono loro affidate, in un’ottica di collaborazione che offra loro costi contenuti, garanzia di risultato e soprattutto certezza di serietà e competenza.
Come si pone l’aspetto creditizio di cui si occupa con la Sua azienda in questo particolare periodo storico, tormentato da crisi, non solo finanziarie, che sembrano non avere mai termine?
È proprio la crisi, che attanaglia ormai da qualche anno il nostro Paese, che ha creato un nuovo enorme mercato carente di servizi professionali adeguati che possano offrire soluzioni specifiche. Oggi sono davvero molti i cittadini (16/17 milioni!), etichettati, spesso illegittimamente, come ‘’falliti’’, ‘’cattivi pagatori’’ o ‘’protestati’’ che vengono così esclusi con intransigenza da ogni possibilità di accedere al credito e di poter tornare ad essere protagonisti del tessuto produttivo della nostra Nazione.
In concreto, si tratta di milioni di persone alla ricerca di chi sia, oggi, in grado di aiutarli a risolvere i loro problemi mettendo a disposizione un servizio specifico, veloce, professionale, altamente qualificato e a costi sostenibili. E’ su questi presupposti che ho deciso di fondare CRC srl coadiuvato da un gruppo di imprenditori e professionisti che hanno maturato significative esperienze nell’ambito del ‘’contenzioso finanziario’’ presso i principali Uffici Giudiziari sul territorio nazionale. Una società, in sintesi, che, pur non essendo “no profit”, si pone l’obbiettivo di fare “impresa etica”, nella convinzione che la gratificazione derivante dalla consapevolezza di poter aiutare gli altri sia ancor più appagante e motivante del profitto fine a se stesso.
Cioè, il giusto modo di fare impresa!
Dunque, potremmo dire che CRC è una sorta di ‘Pronto Soccorso’ per ‘feriti’ più o meno gravi del mondo creditizio…
Giusto! Direi che il concetto che lei ha evocato “fotografi” perfettamente, da un lato, la condizione di disagio e di vulnerabilità psichica del nostro interlocutore che, qualunque sia la sua estrazione sociale e culturale, sente spesso il sapore amaro della sconfitta e dentro di sé un profondo senso di colpa per non avercela fatta. Dall’altro, c’è la nostra volontà e determinazione di adoperarci, con assoluta correttezza e trasparenza, per far capire e mostrare loro come, spesso, siano stati vittime di superficiali, errate o improprie applicazioni delle leggi in materia che li hanno esposti a situazioni di totale pregiudizio sociale, economico e finanziario.
In questi casi, è quindi necessario, oltre che etico, offrire concrete risposte ai bisogni dei nostri clienti, aiutarli a far valere le loro ragioni, mettere al loro servizio serietà, professionalità e competenze così che possano essere messi nuovamente nella condizione di poter accedere al credito.
Questa nostra iniziativa è resa oggi ancor più necessaria dal fatto che il sistema bancario sia stato recentemente indotto e invitato ad erogare credito alimentando così le aspettative di chi vorrebbe accedervi e che pertanto ha assolutamente bisogno di riabilitarsi.
I dati a nostra disposizione evidenziano infatti una forte crescita nella domanda e nella concessione di crediti retail.
Dottor Nimis, quali sono, nello specifico, i settori nei quali operate?
Premesso che noi operiamo su tutto il territorio nazionale, i principali ambiti di cui ci occupiamo sono:
- – Riabilitazione da Protesti e Fallimenti;
- – Cancellazione delle segnalazioni “Cattivi Pagatori” da Banche dati “Pubbliche” e “Private’’;
- – Consulenza ed assistenza nella fase stragiudiziale di alcuni procedimenti di Volontaria Giurisdizione.
Va da sé che, in considerazione della particolare delicatezza della materia e dei problemi connessi, CRC srl garantisca la rigorosa osservanza del proprio codice etico da parte di tutti i suoi componenti, vincolati al rispetto del rapporto fiduciario che si deve instaurare con ciascuno dei nostri clienti.
In concreto, come viene affrontata e come si svolge una “pratica tipo” di chi si rivolge alla CRC?
Innanzitutto, tengo a sottolinearlo, la nostra società offre a ciascun cliente un preventivo e approfondito studio della pratica per determinarne la concreta fattibilità.
Tutte le schede di sintesi, contenenti i dati necessari all’esame e provenienti da ogni parte d’Italia, vengono trasmesse in via telematica al nostro Centro Studi ed Analisi (C.S.A.) attivo presso la Direzione Generale.
Sarà proprio il CSA, rilevate le criticità della pratica in esame e valutate la correttezza, la legittimità e la legalità delle sanzioni applicate nel caso di specie, nonché la loro compatibilità con le norme vigenti in materia e gli orientamenti giurisprudenziali, a rilasciare, quasi in tempo reale, il proprio parere di fattibilità che, a quel punto, diventa per CRC realmente vincolante sia dal punto di vista etico che finanziario. Questo significa che, qualora a fronte di un parere positivo da parte della nostra società fondato su un’erronea o superficiale valutazione circa l’esito della pratica, questa non dovesse andare a buon fine, CRC si impegna al rimborso delle somme corrisposte dal cliente.
Possiamo parlare, in questo caso, di una garanzia che si richiama al concetto di “soddisfatti o rimborsati”?
Vogliamo dire “riabilitati o rimborsati”? Certo che sì! La “soddisfazione” del nostro cliente è la nostra “mission”.
Vede, per noi il ‘’buon fine’’ della pratica non è una semplice o generica ‘presunzione’, ma un vero e consapevole punto di orgoglio, un impegno totale verso il risultato che si traduce, per i nostri assistiti, in reali riabilitazioni e/o cancellazioni e non, come spesso accade nel nostro specifico settore, di “rettifiche ed oscuramenti” che, oltre a non risolvere in alcun modo i problemi dei clienti, si configurano come vere e proprie truffe ai loro danni. Insomma, quel “noi ti rimettiamo in gioco” che amo puntualizzare in ogni mio comunicato, per noi non è solo un “motto”… È una promessa!
Infine, ma non ultimo per importanza, noi impostiamo per i nostri clienti valide ed efficaci opposizioni alle società di recupero crediti rilevando illegittimità formali e sostanziali oltre che violazione di legge.
Mi passa un conclusivo e beneaugurante ‘provare per credere’?
Sì, e dirò di più. Per non passare da imbonitori pubblicitari, abbiamo voluto mettere a disposizione di chi ce li chiedesse una inoppugnabile documentazione riguardante i risultati conseguiti “sul campo” che ci consentono di vantare un tasso di successo prossimo al 100%!
A questo punto, non resta che ringraziare il dottor Nimis per la sua qualificata e chiarissima testimonianza, e ringraziare, inoltre, con grande orgoglio e riconoscenza, anche i lettori-ascoltatori de “laStizza”, che ci hanno spronato, con le loro richieste, a entrare nel merito di un argomento tanto delicato quanto disperante per ‘molti’, ricordando infine anche un insegnamento, più che mai di attualità, di questi tempi, che ci viene proprio dall’adolescenza del dottor Nimis che ci racconta di aver indirizzato la sua vita, fin dall’infanzia, lungo la direttrice di una domanda, ricorrente e impegnativa, che gli poneva spesso suo padre:
“Rino, quanto vale un uomo?”
“Quanto la sua ‘parola’”,
rispondeva sempre, fiero e deciso, il giovane Rino.
Ecco, in una semplice frase, il senso profondo di un impegno professionale oltre che individuale: mantenere ciò che si promette!
Allora si capisce perché, anche le istituzioni più prestigiose del settore, abbiano accreditato Rino Nimis e la CRC proponendoli come partner sicuri e affidabili e non è certo un caso se ultimamente, fra le altre, CRC sia stata accreditata:
– a Milano, in Anima, fiore all’occhiello di Confindustria;
– a Roma in Fias, Fondazione Internazionale Assistenza Sociale;
– in Assoimprese, associazione nazionale di piccole e medie imprese;
– in UNAI, la più antica e prestigiosa associazione di amministratori di condominio d’Italia, siglando con i rispettivi Presidenti “convenzioni” appositamente studiate per garantire, fra l’altro, sconti e agevolazioni per le pratiche di riabilitazione creditizia riguardanti i loro associati.
Ecco, come diciamo spesso: dalla “parola” ai fatti!
Roberto Timelli