Nella tana del lupo.
“CRIF”!
Per chi ancora non lo sapesse, questo semplice acronimo è in realtà un autentico incubo in grado di destabilizzare imprese e famiglie. E’ sufficiente infatti essere ‘iscritti’ nelle sue temutissime liste per evocare problemi reali e tangibili in merito ai propri rapporti con istituti di credito e finanziarie in genere. CRIF, infatti, decreta con algida determinazione la nostra impossibilità di accedere a mutui e finanziamenti in senso lato.
Per chiarire meglio, diremo che la CRIF, o Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, è una società privata fondata a Bologna nel 1988, che gestisce un articolato sistema di informazioni creditizie e di business information, in particolare quelle riguardanti eventuali posizioni debitorie dei soggetti censiti.
Attiva in quattro continenti (Europa, America, Africa e Asia), CRIF è determinante in Italia nelle valutazioni a supporto dell’erogazione e della gestione del credito al consumo e si pone al primo posto nell’Europa continentale nel settore delle informazioni creditizie (SIC).
Pur proponendosi come partner utile per ridurre i rischi commerciali e di credito e prevenire le frodi, CRIF è tuttavia, e non di rado, un grosso macigno sul già tormentato e faticoso accesso al credito da parte di famiglie e imprese.
Davide contro Golia
A questo colosso globale, ha deciso di porsi e opporsi, come interlocutore critico e analitico, una giovane ma attiva ed autorevole società di Riabilitazione Creditizia, la CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie), che dopo l’enorme successo ottenuto con l’apertura della sede in franchising a Milano (CRC Milano s.r.l.), è sbarcata in questi giorni nel capoluogo emiliano-romagnolo con una propria agenzia che sarà inaugurata nel mese di Maggio, CRC Bologna, per coadiuvare ed assistere quei tantissimi cittadini italiani e non (20 milioni!) che devono fare i conti con le ‘blacklist’, che li bollano come ‘cattivi pagatori’. Una sorta di marchio d’infamia che preclude ogni accesso al credito e annulla, spesso, perfino la possibilità di aprire un ‘normale’ conto corrente bancario.
Nella spicciola realtà, è proprio questa l’amara conseguenza (e il pericolo, diciamo noi…) di una visura CRIF che evidenzia con spietata pignoleria segnalazioni di ritardi o mancati pagamenti, affidamenti in corso (carte di credito, finanziamenti, aperture di credito) ed insoluti.
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie), nata nel 2016 per iniziativa del dottor Rino Nimis, ha attivato un servizio strutturato che mette a disposizione dei clienti un pool di esperti, tra associati e professionisti nel campo dell’economia aziendale e finanziaria, commercialisti ed avvocati. Tutti professionisti, dicevamo, con solide esperienze negli uffici giudiziari, di contenziosi finanziari e conoscitori della procedura civile in materia creditizia.
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie), vale la pena di ricordarlo, è una società che si fonda su un concetto cardine: quello di ‘Impresa Etica’, che agisce come ‘pronto soccorso per i feriti del mondo creditizio’ e che, pertanto, pone al centro serietà, competenza e professionalità, i tre principi cardine che guidano da sempre ogni sua azione, offrendo al proprio assistito un preventivo ed approfondito studio della propria posizione debitoria allo scopo di poter allo stesso garantire il risultato di una piena riabilitazione. Un impegno non solo morale ma concreto, che si traduce in un vero e proprio rimborso delle spese sostenute dal cliente, qualora il risultato auspicato e previsto nello studio di fattibilità non fosse raggiunto.
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie) si occupa in particolare di
- riabilitazione creditizia in senso ampio;
- protesti;
- fallimenti;
- cancellazione della segnalazione come “cattivi pagatori” da tutte le banche dati pubbliche e private;
- opposizione agli atti derivanti dalle società di recupero crediti;
- saldo e stralcio;
- consulenza e assistenza in fase stragiudiziale di alcuni provvedimenti di volontaria giurisdizione;
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie), agisce sia per vizi formali che sostanziali della segnalazione, verificando, cioè, che la banca o la finanziaria, quando ha segnalato il richiedente, abbia rispettato leggi, regolamenti, decreto legislativo del 2003, codice deontologico, istruttorie, notifiche, termini, modi e codice comportamentale previsti dalla legge.
CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie) opera quindi anche eseguendo opposizioni motivate ed efficaci contro le segnalazioni fatte da società di recupero crediti contestando, in presenza dei giusti presupposti, il loro operato nei confronti del cliente ed assistendo quest’ultimo in tutte le fasi della procedura, ivi compresa quella, eventuale, di saldo e stralcio.
Un baluardo, insomma, a difesa non solo di diritti inalienabili ma anche di quegli aspetti delicati e umani che questa problematica induce sia da un punto di vista economico-finanziario che psicologico nei diretti interessati, che spesso, come confessano loro stessi, ‘sentono in bocca il sapore amaro della sconfitta e sulla propria pelle la vergogna di aver deluso i propri cari’.
Da qui la scelta di fondo di CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie) di mettere in campo tutte le proprie competenze per trovare, valutare ed acquisire ogni elemento che possa garantire il successo dell’impugnazione.
Successo, sottolineiamo, che ad oggi si attesta su valori percentuali prossimi al 100% delle richieste accolte e portate a compimento. Ecco perché CRC s.r.l. (Centro Riabilitazioni Creditizie) è oggi riconosciuta come centro d’eccellenza a livello nazionale nel suo campo d’azione, tanto da essere accreditata ed aver stipulato apposite convenzioni con le più importanti e prestigiose associazioni di categoria a livello nazionale, che l’hanno voluta coinvolgere e rendere protagonista nella stesura del libro dal titolo quanto mai significativo “Le segnalazioni nelle banche dati e il blocco all’accesso al credito”.
Insomma, un “Davide” davvero agguerrito, attrezzato e per nulla intimorito che diventa, per il cittadino, un’ancora di salvezza nel tumultuoso mare in cui la nostra Nazione naviga.