Se è vero che l’Arena di Verona si sta proponendo, in questi ultimi tempi, come il luogo simbolo e di sintesi della cultura musicale italiana, la città che la ospita, resa celebre non solo dall’immortale storia d’amore fra Romeo e Giulietta, celebrata anche da William Shakespeare, si sta sempre più affermando come un crocevia importante per l’economia del cosiddetto “Nordest” e, di conseguenza, anche per quella dell’intero Paese, che ha nel Triveneto, e nella regione Veneto in particolare, un collaudato motore produttivo oltre che una fucina di iniziative pilota.
In questa sua capacità di sintesi, non poteva mancare un tassello sempre più rilevante per le tasche di tutti gli italiani, quello del problema, davvero scottante, delle segnalazioni come “cattivi pagatori” che stringono nel loro abbraccio ‘mortale’ circa 20 milioni di italiani.
Dopo il fulmineo e formidabile successo di CRC srl, che ha svelato la ‘temperatura’ vera di questa gigantesca palla al piede che rischia di paralizzare l’intera Italia economica e produttiva, CRC si è presentata con le carte in regola in altri due punti nevralgici dell’Italia che produce, cioè Milano e Bologna.
Ecco, allora, il senso di una sorta di sintesi virtuale, ma anche molto concreta, che a Verona trova la sua consacrazione definitiva oltre che significativa: CRC Verona!
Anche il Nordest, dunque, con la sua formidabile tradizione di piccole e medie imprese, alimentata da un tessuto sociale evoluto e perennemente attivo, ha preso atto della necessità di affrontare il problema della segnalazione presso le varie centrali “rischi” e delle conseguenze paralizzanti che questo comporta.
Quale miglior contesto, dunque, per l’intraprendente CRC srl (Centro Riabilitazioni Creditizie), per accrescere e sviluppare la propria presenza sul territorio nazionale in funzione ‘salvavita’ per i suoi concittadini vessati da un sistema di segnalazioni bancarie e finanziarie tanto fredde e automatiche quanto dannose per l’intera economia nazionale, oltre che per i malcapitati che ne subiscono direttamente le conseguenze?
Sensibile alle problematiche che CRC affronta quotidianamente, lo studio CRC Verona si appresta dunque a proporsi non solo come un ulteriore polo di riferimento per i tanti, troppi italiani colpiti dalla scomunica in quanto “cattivi pagatori”, ma anche come scudo affidabile al rischio, tutt’altro che marginale, di cadere nelle grinfie di truffatori senza scrupoli che approfittano dello stato di bisogno che spinge i malcapitati a cercare una qualche soluzione per venir fuori dall’ergastolo finanziario in cui si trovano.
In definitiva, una collaudata e apprezzata “collaborazione”, che offre un contatto diretto agli industriosi e operosissimi veronesi che non ha solo uno scopo e una finalità risolutiva rispetto al problema che affligge milioni di italiani, segnalati e quindi bloccati nell’accesso al credito, ma è anche espressione di una precisa e comprovata volontà, più volte dichiarata e dimostrata da CRC, di fare da baluardo etico e consapevole ai troppi profittatori che solcano queste acque con intenti a dir poco “pirateschi”!
Diventa così ancor più palese il senso e la finalità di una apertura che costituisce una occasione per far incontrare nel capoluogo veneto imprenditori, professionisti, operatori del mondo produttivo e semplici cittadini di questa vasta e fondamentale area geografica, per affrontare in modo concreto e “protetto” le tanto temute segnalazioni che sono mortificanti, oltre che paralizzanti, per ogni attività finanziaria anche solo ipotizzata.
CRC (Centro Riabilitazioni Creditizie), nata nel 2016 per iniziativa dl Rino e Nicole Nimis, ha attivato un servizio strutturato che mette a disposizione dei clienti un pool di esperti, tra associati e professionisti nel campo dell’economia aziendale e finanziaria, commercialisti e avvocati. Tutti professionisti, ricordiamolo, con solide esperienze negli uffici giudiziari e conoscitori della procedura civile in materia creditizia e di contenziosi finanziari.
CRC si occupa in particolare di
• riabilitazione creditizia in senso ampio;
• protesti;
• fallimenti;
• cancellazione della segnalazione come “cattivi pagatori” da tutte le banche dati pubbliche e private;
• consulenza e assistenza in fase pregiudiziale di alcuni provvedimenti di volontaria giurisdizione.
CRC, agisce sia per vizi formali che sostanziali della segnalazione, verificando, cioè, che la banca o la finanziaria, quando ha segnalato il richiedente, abbia rispettato leggi, regolamenti, codice deontologico, istruttorie, notifiche e codice comportamentale previsti dalla legge.
Un baluardo, insomma, a difesa non solo di diritti inalienabili ma anche di quegli aspetti delicati e umani che questa problematica induce sia da un punto di vista economico-finanziario che psicologico nei diretti interessati, che spesso, come confessano loro stessi, ‘sentono in bocca il sapore amaro della sconfitta e sulla propria pelle la vergogna di aver deluso i propri cari’.
Da qui la scelta di fondo di CRC di mettere in campo tutte le proprie competenze per trovare, valutare ed acquisire ogni elemento che possa garantire il successo dell’impugnazione. Successo, sottolineiamo, che ad oggi si attesta su valori percentuali superiori al 90% delle richieste raccolte e portate a compimento. Ecco perché CRC è oggi riconosciuta come centro d’eccellenza a livello nazionale nel suo campo d’azione, tanto da essere accreditata ed aver stipulato apposite convenzioni con le più importanti e prestigiose associazioni di categoria a livello nazionale che l’hanno voluta coinvolgere e rendere protagonista nella stesura del libro dal titolo quanto mai significativo “Le segnalazioni nelle banche dati e il blocco all’accesso al credito”.