Quarto appuntamento della rubrica del dott. Massimo Converso, neuro psicomotricista e fisioterapista
La necessità di una Metodologia di intervento
Qualsiasi tipo di proposta terapeutica per un bambino, deve necessariamente basarsi su una “metodologia precisa”. Ciò non significa che quella metodologia (da noi attuata/o scelta) sia la sola e la più efficace in assoluto; avere una metodologia significa in primis avere un “piano” che risponda alle esigenze del lavoro che vogliamo attuare e al livello di intervento.
Personalmente metodologia significa avere un “metodo” per preparare un lavoro/attività, e quindi un intervento terapeutico per poi fare una verifica.
L’esperienza mi ha insegnato quanto sia importante avere una metodologia a cui fare riferimento, in modo tale da evitare le improvvisazioni e poter svolgere ovviamente un lavoro di buon livello professionale e scientifico (basato sulle evidenze – e interventi che dimostrino efficacia ed efficienza).
All’interno del nostro Studio, l’applicazione di una Metodologia terapeutica psicomotoria, significa per noi, avere idee ben chiare, disponibilità e soprattutto motivazione ad applicarle, sostenerle e anche a rivederle/rivalutarle/sostituirle se necessario, durante tutto il percorso terapeutico del bambino. Uno degli aspetti più importanti, che vorrei mettere in evidenza è la “capacità di osservare”, che è prioritaria per tutto il tempo di una terapia e per tutto il percorso di un bambino, in quanto ci permette di evidenziare la “dinamicità o staticità” dei comportamenti e delle risposte di un bambino all’interno della nostra metodologia.
Qualsiasi metodologia/metodo deve sempre basarsi “sull’individualità“ di quel bambino, su attività interessanti, coinvolgenti, motivanti per il bimbo, rispettandolo nei suoi tempi, spazi, e ritmi di apprendimento.
La mia personalissima metodologia, al di là del tecnicismo, e delle diverse formazioni fatte, si fonda essenzialmente sempre su una Metodologia “di osservazione”, una Metodologia “di intervento”, una Metodologia “di Rapporto” con il bambino.