Nella malaugurata ipotesi di una cancrena ad un piede, il punto in cui fare l’amputazione è cruciale.
Se si taglia troppo poco, si rischia di non scongiurare l’infezione e si espone il paziente al pericolo di vita.
Se si taglia troppo, potrebbe essere così invalidante e rendere molto difficile, o impossibile la riabilitazione.
Mi sembra che l’obiettivo di sconfiggere il virus, abbia preso il posto all’obbiettivo di preservare la “vita”.
So che sembrano la stessa cosa, ma restare vivi non è vivere. C’è un limite oltre il quale il rischio deve essere un’assunzione personale.
Anche mettersi ogni giorno in macchina prevede dei rischi (1.35 milioni di morti nel mondo ), tanto più alti, quanto meno prudenti si è alla guida. L’obbligo di avere la patente per guidare non impedisce comportamenti scellerati. Puoi essere coinvolto in un incidente (anche per colpa altrui) provocando magari un tamponamento a catena con molti feriti. Ma questo non ci impedisce di muoverci.
I morti per Covid-19 (1.1 milioni) sono poco meno di quelli degli incidenti stradali.
Non sono così poco lucido da non considerare le diversità ed i pericoli dati dal possibile incremento geometrico del virus, ma la battaglia non si dovrebbe vincere con gli obblighi ma con l’informazione.
Ecco il problema caro Stato! HAI VOLUTAMENTE prodotto generazioni di “non pensanti” che nel momento in cui DEVONO trovare le informazioni, e trovano di tutto in rete (prima le gestivi facilmente con un paio di telegiornali al giorno), non hanno strumenti culturali per capire e pensare.
Hai lasciato che l’Italia diventasse l’ultimo paese in Europa per capacità di comprensione di un testo scritto. (dati OCSE)
Combattere l’analfabetismo non significa insegnare a leggere, ma insegnare a CAPIRE.
Insegnare a pensare.
E ora eccoti alla resa dei conti.
Taglia via la cancrena!
Potrai anche amputare alcune nostre libertà con la promessa di salvarci la vita, ma attento a come decidi di tagliare, perché morire dissanguati non è meglio che morire di cancrena.