Finalmente hai deciso di comprare casa.
Bene, un primo passo è stato fatto, sicuramente avrai già iniziato a studiare gli annunci immobiliari, effettuato le prime visite e forse avrai anche trovato la casa giusta ma: non hai a disposizione tutte le risorse economiche per poter acquistare l’immobile? Cosa fare in questi casi? È possibile richiedere un mutuo.
La stipula di un mutuo è un’operazione sempre più frequente, oggi più che mai, tra i giovani soprattutto per quanto riguarda l’acquisto della prima casa, o più in generale quando si decide di comprare un immobile, di ristrutturarlo o costruirlo da zero. Il mutuo è una delle prime necessità degli italiani, in particolare quello della prima casa è tra i più gettonati perché consente di beneficiare di agevolazioni fiscali.
Accendere un mutuo rappresenta un evento importante nella vita di una persona, costituisce un impegno da portare avanti per un medio-lungo periodo e molte sono le decisioni da prendere.
È perciò importante avere tutte le informazioni del caso prima sottoscrivere un contratto. Spesso però, il quadro che ci si presenta davanti risulta poco preciso, le informazioni poco chiare o troppo specifiche e difficili da decifrare.
E allora ecco una rapida introduzione nel mondo dei mutui e su cosa bisogna esattamente sapere prima di accedere ad un prestito.
Che cos’è un mutuo ipotecario?
È la forma di finanziamento immobiliare più comune e diffusa offerta ai consumatori.
Solitamente, la durata media varia tra i 5 e i 30 anni, ma ci sono anche istituti di credito che offrono durate maggiori, fino a 40/50 anni.
Il cliente riceve l’intera somma in un’unica soluzione e l’assoluzione dell’impegno è prevista con il pagamento periodico di rate comprensive di quota capitale, ossia il denaro ricevuto in prestito, e quota interessi, ovvero gli interessi maturati nel tempo.
È chiamato ipotecario perché il finanziamento è garantito a fronte di un’ipoteca sull’immobile e viene stipulato attraverso atto pubblico in presenza di un notaio.
Colui che ottiene il mutuo è chiamato mutuatario mentre la banca che lo eroga viene detta mutuante.
Le caratteristiche del mutuo
I mutui non sono tutti uguali!
Ogni mutuo presenta delle caratteristiche differenti: durata, importo, finalità, tasso di interessi applicato, piano di ammortamento.
Scegliere il mutuo più adatto, in base alle proprie esigenze personali, economiche e familiari è pertanto di fondamentale importanza.
Esaminiamo le principali tipologie di mutuo, distinte sulla base dei tassi di interesse:
- Tasso variabile
- Tasso fisso
- Tasso misto
Mutuo a tasso variabile
Questa formula permette di affrontare rate iniziali più esigue ma anche di far fronte a tassi d’interesse, rispetto a quelli di partenza, variabili nel tempo in base alle oscillazioni dei mercati monetari e finanziari. Il richiedente del mutuo non può dunque essere a conoscenza all’atto della stipula del contratto a quanto ammonteranno gli interessi finali al termine del rimborso. Il tasso variabile normalmente è più conveniente ma data la non prevedibilità è da prendere in considerazione per mutui di breve durata o è consigliabile a chi può permettersi di sostenere un rialzo degli importi.
Mutuo a tasso fisso
Le rate iniziali di un mutuo a tasso fisso saranno maggiori rispetto a quelle di un mutuo a tasso variabile. Il tasso d’interesse applicato, però, resterà fisso per tutta la durata del contratto così come l’importo delle singole rate. Il richiedente non potrà beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi di mercato. Questo tipo di mutuo, in cui il tasso di interessi è normalmente un po’ più alto, è preferibile per mutui di lunga durata in quanto consente di conoscere in anticipo l’importo dovuto senza incorrere in spiacevoli sorprese ed è consigliato proprio per chi teme la crescita dei tassi di mercato.
Mutuo a tasso misto
Con questa tipologia di mutuo il tasso di interesse può alternarsi tra fisso a variabile o viceversa, a seconda di scadenze fisse o condizioni concordate tra le parti. Il mutuo è dunque suddiviso in due parti: una con tasso fisso e una con tasso variabile. Il doppio tasso è consigliabile per chi preferisce una soluzione intermedia, è infatti una sorta di formula “paracadute” che consente di coniugare la convenienza economica del tasso variabile con la sicurezza e la stabilità del tasso fisso, equilibrando vantaggi e svantaggi di entrambi.
Veniamo alle sigleche devi conoscere, le due più importanti sono: T.A.E.G. e T.A.N.
TAEG
Il Tasso annuo effettivo globale è un indice, espresso in termini percentuali, che indica l’esatto costo complessivo del mutuo, comprensivo di oneri accessori come spese di istruttoria, spese di apertura pratica e dal 1 giugno 2011 anche di eventuali spese assicurative obbligatorie. Non sono invece inclusi eventuali oneri notarili. Le modalità di calcolo sono stabilite dalla legge.
TAN
Il Tasso annuale nominale indica il tasso di interesse annuale che il debitore dovrà versare all’istituto di credito che ha concesso il prestito. Anch’esso è espresso in percentuale e su base annua.
TAN e TAEG devono essere esplicitamente indicati sul contratto e nel documento di sintesi che sarà fornito al cliente.
Ora che il quadro è un po’ più chiaro, ecco alcune domande a cui rispondere prima di accendere un mutuo.
- Ho tutti i requisiti necessari per richiedere un prestito?
- La mia situazione reddituale mi consente di sostenere nel tempo le rate da pagare?
- La mia affidabilità creditizia è buona?
Se la risposta a queste domande è affermativa, puoi procedere a scegliere la soluzione più adatta a te.
Valuta qual è la durata più indicata per le tue esigenze, effettua un raffronto tra più preventivi, anche tra i diversi tassi e valuta le possibili agevolazioni fiscali che il mercato ti offre. Dopo sarai finalmente pronto a richiedere il finanziamento e, una volta ottenuto, a rimborsarlo senza preoccupazioni.
Questo articolo non basterà di certo ad esaurire tutte le domande in merito alla sottoscrizione di un mutuo, ma spero di aver fornito con questa “mini guida” un piccolo aiuto per essere più consapevoli ed evitare spiacevoli sorprese.
Rino Nimis
Presidente di CRC Milano – Società di Riabilitazione Creditizia