Ma dico io, ci vogliamo svegliare?! È possibile che nel 2025 ci sia ancora gente che gestisce i propri soldi con la precisione di un elefante in una cristalleria? Scusate la franchezza, ma la situazione finanziaria di troppe famiglie italiane non è solo preoccupante, è francamente irritante!
Siamo un paese che si vanta di mille talenti, di creatività, di ingegno. Ma quando si tratta di mettere nero su bianco entrate e uscite, di pianificare il futuro, di evitare di vivere costantemente sull’orlo del baratro economico, ecco che cadiamo dalle nuvole.
Ma cosa fate con i vostri soldi? Li buttate dalla finestra? Li seminate sperando che crescano banconote sugli alberi? Perché altrimenti non si spiega questo menefreghismo galoppante verso il bilancio familiare.
Sentiamo storie di gente che spende più di quello che guadagna come se il bancomat fosse una cornucopia infinita. Carte di credito usate allegramente per l’ultimo modello di smartphone o per cene pantagrueliche, senza la minima idea di come si farà a saldare il conto il mese successivo. E poi ci si lamenta se la banca chiama, se arrivano gli scoperti, se la vita costa troppo! Ma certo che costa troppo, se la affrontate con la leggerezza di una farfalla ubriaca!
E vogliamo parlare della totale assenza di un fondo di emergenza? Ma vi sembra normale vivere alla giornata, senza un cuscinetto per affrontare l’imprevisto? Un guasto alla macchina, un problema di salute, la perdita del lavoro (tocchiamo ferro, ma succede!): eventi che dovrebbero essere affrontati con una certa serenità, si trasformano invece in drammi finanziari di proporzioni bibliche. E poi si chiede aiuto a parenti, amici, allo Stato! Ma un minimo di auto-responsabilità, no?
Per non parlare poi della pianificazione a lungo termine. La pensione sembra un miraggio lontano, un problema del “me del futuro” che magicamente si risolverà da solo. E così si ignorano fondi pensione, investimenti oculati, qualsiasi strumento che possa garantire un minimo di serenità economica per gli anni a venire. Si preferisce magari il gratta e vinci o la schedina, illudendosi di una svolta miracolosa che raramente arriva.
Ma la verità è che la gestione finanziaria non è una scienza esatta, non richiede lauree in economia. Richiede semplicemente un po’ di buon senso, un minimo di organizzazione, la volontà di capire dove vanno i propri soldi e di fare scelte consapevoli.
Basterebbe sedersi un’ora al mese, prendere carta e penna (o un foglio Excel, per i più moderni), annotare entrate e uscite, capire dove si può tagliare, dove si può risparmiare. Basterebbe porsi degli obiettivi finanziari realistici, che siano l’acquisto di una casa, l’iscrizione dei figli all’università o semplicemente la tranquillità di avere qualche soldo da parte per gli imprevisti.
Invece no! Si preferisce vivere alla giornata, ignorando le basi elementari di una sana gestione finanziaria. E poi ci si lamenta. Ma di cosa vi lamentate? Siete voi i primi artefici del vostro destino economico!
Allora, per favore, un sussulto di dignità finanziaria! Iniziate oggi stesso a prendere in mano le redini del vostro denaro. Non è mai troppo tardi per imparare a gestire i propri soldi in modo responsabile. Il vostro futuro (e quello delle vostre famiglie) ve ne sarà grato. E magari, la prossima volta che sentirò parlare di disastri finanziari domestici, non mi verrà voglia di sbattere la testa contro il muro.