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Il triangolo della morte! Covid, Isolamento, Lavoro.

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Noi siamo dalla parte di chi i problemi li affronta e si impegna per risolverli. Anche a costo di qualche impopolarità, pubblica o privata che sia.

Va poi detto che questo periodo non è per nulla semplice e di conseguenza non sono semplici e nemmeno scontate le decisioni che si devono prendere.

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Tutto ciò premesso, mi pongo un interrogativo, che giro in tutta umiltà anche a voi, perché non ho certezze e mi piacerebbe capire chi pensa che cosa.

L’interrogativo è questo: dopo quasi due mesi di segregazione pesante e deprimente, pur se, probabilmente, necessaria, è sopportabile da parte di una specie animale, la nostra, che è ‘sociale’ per definizione, poter rimanere ancora segregata e blindata in casa senza poter mettere in atto tutte quelle pratiche di interrelazione che sono una parte essenziale del convivere umano e civile?

Possiamo permetterci di continuare a deprimerci sia per l’isolamento sia per i gravissimi danni economici che proprio l’isolamento induce e amplifica?

Possiamo continuare a intristirci e a ingrigire senza stimoli e senza confronti personali diretti salvo il ricorso, non sempre felice e positivo, ai social, portatori, peraltro, di fake news spesso subdole, strumentali, sadiche e di difficile individuazione?

Ancora: il parere dei medici-scienziati è assolutamente importante e fondamentale per fare scelte che scongiurino altri pericolosi focolai epidemici, ma qualcuno si è preoccupato di consultare e di ascoltare anche il mondo della psichiatria e della psicoterapia?

O di confrontarsi col mondo  religioso che accomuna tutti nella fede rendendo i credenti più forti  per affrontare eventi che nemmeno l’arrogante uomo contemporaneo può governare e controllare?

Non vorrei, ma confermo di non avere certezze assolute e di non avere titoli scientifici per entrare a piedi giunti nel merito, non vorrei, dicevo, che facessimo come certe splendide e affascinati candele, che bruciano e ipnotizzano con la loro fiammella ardente, ma che poi, poco prima o poco dopo, si afflosciano  e si spengono, lasciando alla memoria il loro inutile sfavillare e luccicare fino in fondo!

Roberto Timelli

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